
Il golfo del Tigullio è situato in Liguria, lungo la Riviera di Levante e geograficamente abbraccia le località che vanno da Portofino a Sestri Levante. Il mio itinerario di tre giorni ha compreso anche Camogli e la visita all’indimenticabile abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte, ad ovest del golfo all’interno del parco terrestre e marino del Monte di Portofino.
Questa aerea costiera è anche chiamata “golfo Marconi” in onore dei primi esperimenti radiofonici qui effettuati dall’inventore bolognese Guglielmo Marconi.
Il mio consiglio è quello di soggiornare a Chiavari, per poi spostarsi nelle varie località limitrofe col treno, per poi raggiungere le destinazioni più famose in traghetto lungo la costa e se siete sportivi ci sono tantissimi percorsi escursionistici a piedi, per raggiungere Portofino e San Fruttuoso a piedi attraverso la natura.
Chiavari è il centro commerciale più importante del golfo, una città ricca di giardini e ville in stile liberty ed eclettico (mescolanza dei migliori stilemi ripresi da diversi movimenti architettonici e storici) con un corso lunghissimo costellato di negozi che conservano le antiche vetrine. Tra gli edifici storici spicca il Palazzo di Giustizia che è stato sede del tribunale di Chiavari fino al 2013 ed è situato nel cuore del centro storico in piazza Giuseppe Mazzini. Costruito nel 1886 si presenta in stile medievale con forme architettoniche ispirate al gotico toscano.
Tra le architetture religiose di Chiavari si impone la Basilica Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto, patrona della città. Edificata nel XVII secolo in stile barocco, presenta una facciata neoclassica caratterizzata da un imponente pronao in marmo costruito a cavallo tra l’800 e i primi del ‘900. Del castello di Chiavari, edificato nel XII secolo dalla Repubblica di Genova, resta solo la torre di proprietà privata. Il lungomare della cittadina ligure regala tramonti incredibili dove si possono trovare diversi locali e ristoranti.
Il giorno dopo mi sono recato in treno a Santa Margherita Ligure con la sua Basilica dedicata a santa Margherita del XVII secolo e subito al porto per prendere il traghetto per la bella Portofino. Un piccolissimo comune di 360 abitanti è la perla più famosa del Golfo del Tigullio con la Chiesa di San Giorgio, il Castello Brown e il piccolo cimitero: merita tantissimo la passeggiata al faro attraverso la natura, con delle vedute mozzafiato.
Il terzo giorno partenza sempre col treno, in direzione Camogli e traghetto verso la bellissima abbazia di San Fruttuoso, un antico monastero risalente all’VIII secolo, quando Prospero, vescovo di Tarragona, per sfuggire all’invasione araba della Spagna, si rifugiò nella baia costruendovi una piccola chiesa per conservare le reliquie del martire san Fruttuoso. Un luogo dalla storia incredibile la cui proprietà è stata della famiglia Doria, dal XIII secolo, che poi ha donato tutto il complesso monumentale nel 1983 al FAI (Fondo Ambiente Italiano). Il luogo è visitabile e conserva i reperti archeologici ritrovati durante il restauro del complesso: resta nel cuore l’incantevole spiaggia antistante l’abbazia, un luogo dalla storia millenaria che continua ad affascinare i visitatori che arrivano da tutto il mondo.
Ultima passeggiata, prima del rientro a casa nel centro storico di Camogli dove del porticciolo ho ammirato l’edicola decorata con conchiglie con la Nostra Signora del buon viaggio.
La Liguria conquista anche con l’ottima cucina e i prodotti tipici del territorio come le linguine al pesto, la “farinata” (ottenuta con la farina di ceci) di Chiavari e la focaccia col formaggio (fugassa cö formaggio).
Al prossimo viaggio, Francesco Diliddo.









