Una perla medievale in Val d’Elsa (provincia di Siena), San Gimignano ti riporta indietro nel tempo con le sue splendide torri.
Il grande regista Franco Zeffirelli mi ha fatto conoscere questo borgo medievale col film “Un tè con Mussolini”, in cui un gruppo di aristocratiche inglesi amanti dell’arte e della cultura difendevano eroicamente i tesori della città, dai tedeschi che volevano distruggerne le torri.

Ci sono stato per la prima volta nel 2002 e ci sono tornato domenica scorsa 31 maggio 2020.
Il centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1990: uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell’età comunale. Una testimonianza eccezionale della civiltà medievale poiché racchiude, all’interno di un’area limitata, tutte le strutture tipiche della vita urbana: piazze e strade, case e palazzi, pozzi e fonti.

Centro abitato di origine etrusca (III secolo a.C.) il cui incastellamento del borgo risale al 998 d.C. e le 14 torri, orgogliosamente elevate sopra i suoi palazzi, conservano l’aspetto dell’età feudale in Toscana e mostrano un momento significativo della storia che, non può essere documentato in altre città. Nel 1119 divenne un libero comune, retto da prima da Consoli poi da un podestà: la terribile peste del 1348 provoco una grave crisi nel paese costringendolo alla sottomissione di Firenze. Intorno alla metà del XIII secolo vennero innalzate anche le prime torri oggi ne sono presenti 14 ma anticamente erano ben 72.

Il centro è facilmente visitabile da Porta San Giovanni ci si mette nella via omonima, costellata da splendidi edifici di epoca medievale e si arriva in Piazza della cisterna con il pozzo.

Spiccano in questo luogo le due torri degli Ardinghelli e proseguendo si raggiunge Piazza del Duomo. Il centro del potere religioso e politico con la presenza di Palazzo del popolo con la sua loggia, (oggi sede del comune) costruito nel Duecento e affiancato dalla possente Torre Grossa eretta nel 1311 (la più alta della città con ben 54 metri), da cui è possibile ammirare un panorama unico e indimenticabile.

Il duomo è un edificio in stile romanico dedicato a Santa Maria Assunta, successivamente ampliato nel 1460 su progetto di Giuliano da Maiano.
La più antica della città è la Torre Rognosa che si eleva in piazza del Duomo dal palazzo vecchio del Podestà. Eretta verso il 1200 è alta quasi 52 metri ed è la seconda torre più alta della cittadina, dopo la Torre Grossa. Il nome di “Rognosa” deriva dal fatto che, dopo il trasloco del podestà, fece da carcere, per questo era visitata da chi aveva “rogne”. Quasi accanto, nella stessa piazza si trova la Torre Chigi.

Di fianco la piazza del Duomo si trova la Piazza delle Erbe con le Torri dei Salvucci, le due torri gemelle di San Gimignano.

Imponente anche la Torre dei Becci costruita nel Duecento (una delle quattordici torri superstiti) che si trova a ridosso dell’antico Arco dei Becci e domina sia via San Giovanni che piazza della Cisterna.

San Gimignano è una cittadina agricola (con circa 7500 abitanti) famosa per la produzione vitivinicola della Vernaccia e la coltivazione dello zafferano. La Vernaccia di San Gimignano è uno dei vini bianchi più pregiati, viene prodotto in una ristretta zona della Toscana (tra Siena, Pisa e Firenze) che coincide con il territorio comunale della città. Esso è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo ed è stato il primo vino italiano a ricevere il marchio di Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1966. Metà perfetta per una gita domenicale è una tappa imperdibile del turismo in Toscana e vi mostro le foto che ho scattato.
Buona festa del 2 giugno, Francesco Diliddo








