La prima gita fuori porta, dopo tre mesi a casa (causa dell’emergenza coronavirus) nella bellissima Val d’Orcia a circa due ore di auto da Pisa. La valle è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità nel 2004: il paesaggio fa parte dell’entroterra agricolo di Siena, ridisegnato e sviluppato quando è stato integrato nel territorio della città-stato, nei secoli XIV e XV, e riflette un modello idealizzato di buon governo. I cinque comuni senesi, principali della Val d’Orcia, sono Castiglione d’Orcia, Montalcino, Radicofani, San Quirico d’Orcia e Pienza. L’intera area è attraversata dall’antica Via Francigena, luogo di passaggio per i pellegrinaggi nel passato.

Val d'Orcia dalla Cappella della Madonna di Vitaleta.
Val d’Orcia dalla Cappella della Madonna di Vitaleta.

Ci sono stato per la prima volta e rimasto piacevolmente colpito dalla bellezza del paesaggio e dei piccoli centri ricchi di storia. La prima tappa è stata Montepulciano, in Valdichiana, al confine con la più famosa Val d’Orcia. Un centro abitato antichissimo fondato dagli Etruschi nel IV secolo a.C., oggi famosissimo per l’ottimo vino (che ho apprezzato molto) il Nobile di Montepulciano DOCG. Il centro storico ha le tipiche caratteristiche del borgo medievale ed è racchiuso entro tre cerchia di mura, costruite tutte verso il XIV secolo.

Montepulciano, Palazzo Comunale.
Montepulciano, Palazzo Comunale.

Affacciandosi verso la valle si intravede la Chiesa di San Biagio (XVI secolo) in stile rinascimentale, costruita in posizione isolata, fuori dal centro storico della città. Nella Piazza Grande della città si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Palazzo Comunale con la facciata realizzata da Michelozzo (XIV secolo) il Palazzo Nobili-Tarugi e il Palazzo Contucci.

Palazzo Nobili-Tarugi, Montepulciano.
Palazzo Nobili-Tarugi, Montepulciano.

Montepulciano è la città natale del famoso poeta e umanista Agnolo Poliziano e al numero civico 1 della via a lui dedicata, si trova la casa dove nacque.

Palazzo Borgia e Duomo di Pienza.
Palazzo Borgia e Duomo di Pienza.

Tappa successiva (a soli 15 chilometri) la pittoresca Pienza un gioiello rinascimentale, patrimonio Unesco dal 1996. Enea Silvio Piccolomini eletto papa nel 1458, scelse il nome di Pio II e volle ripensare il suo borgo natale Corsignano, affidando la ristrutturazione all’architetto Rossellino dal 1458 al 1462 e cambiando il nome in Pienza. Le prospettive geometriche, le volumetrie della cattedrale e del palazzo Piccolomini, l’accurato riempimento degli spazi al centro del vecchio borgo medievale, rappresentano una notevole testimonianza del genio architettonico dell’epoca per il raggiungimento della “città ideale”. Nella piazza principale si trovano il Duomo (ahimè con i cantieri del restauro), il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Comunale e il Palazzo Borgia (oggi sede vescovile).

Pienza.
Pienza.

Tipico prodotto enogastromico del piccolo centro abitato (2000 abitanti) è il famoso formaggio pecorino. Il paesaggio da Pienza sulla valle è assolutamente incantevole e la bellezza prosegue per tutto il percorso fino a San Quirico d’Orcia: tappa imperdibile intermedia è assolutamente la Cappella della Madonna di Vitaleta (metà del ‘500) e poi dopo pochi chilometri si arriva a San Quirico d’Orcia.

Cappella della Madonna di Vitaleta.
Cappella della Madonna di Vitaleta.

Il piccolo centro abitato da circa 2600 abitanti, ha origine nel medioevo il cui monumento più importante è la Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta, la cui primissima costruzione risale all’VIII secolo a.C.

Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta.
Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta.

Davvero unici (purtroppo chiusi al pubblico per lavori) gli Horti Leonini un ampio giardino all’italiana realizzato alla fine del 1500 da Diomede Leoni. Ultima tappa della giornata Bagno Vignoni (una frazione di Sam Quirico) al cui centro del borgo si trova la “piazza delle sorgenti”, una vasca rettangolare, di origine cinquecentesca, che contiene una sorgente di acqua termale calda che esce dalla falda sotterranea di origini vulcaniche.

Piazza delle sorgenti, Bagni Vignoni.
Piazza delle sorgenti, Bagni Vignoni.

Fin dall’epoca degli etruschi e poi dei romani, le terme di Bagno Vignoni sono state frequentate da illustri personaggi, come papa Pio II, Caterina da Siena, Lorenzo de’ Medici e tanti artisti che avevano eletto il borgo come sede di villeggiatura.

Parco naturale dei Mulini, Bagni Vignoni.
Parco naturale dei Mulini, Bagni Vignoni.

Le acque che fuoriescono dalla vasca termale si dirigono verso la ripida scarpata del Parco naturale dei Mulini, dove ci sono dei percorsi percorribili e una grande vasca termale naturale, dove alcune persone facevano il bagno. Dopo aver camminato tutto il giorno ho riposato i piedi in un piccolo canale di acqua termale (circa 39 gradi), davvero piacevole. La Val d’Orcia si presta benissimo per un fine settimana di relax e per degustare le specialità enogastronomiche della zona.
Vi mostro le fotografie scattate ieri 24 maggio 2020 e buon visione, Francesco Diliddo.

I vigneti della Val d'Orcia.
I vigneti della Val d’Orcia.
Montepulciano, vicoli.
Montepulciano, vicoli.
Piazza Grande, Montepulciano.
Piazza Grande, Montepulciano.
Montepulciano dalla strada per Pienza.
Montepulciano dalla strada per Pienza.
Pienza, vicolo.
Pienza, vicolo.
Palazzo Comunale, Pienza.
Palazzo Comunale, Pienza.
Porta di ingresso, San Quirico d'Orcia.
Porta di ingresso, San Quirico d’Orcia.
San Quirico d'Orcia.
San Quirico d’Orcia.
Bagni Vignoni.
Bagni Vignoni.