Il mio primo viaggio in Andalusia, nel sud-est della Spagna, è stato dal 13 al 18 settembre 2013 e ricordo un meraviglioso caldo secco. Una città che si affaccia sul fiume Guadalquivir, fondata nell’VIII secolo a.C. con una storia antichissima e un susseguirsi di culture e popolazioni diverse.

Il primo monumento che si incontra lungo il fiume è la Torre dell’Oro, una torre di controllo militare, che venne costruita (nel XIII secolo) per ordine del Califfo degli Almohadi, durante il dominio islamico. Dopo accurati restauri negli anni ’90, oggi ospita il Museo Navale di Siviglia.

Il simbolo della città è sicuramente la Giralda, l’antico minareto della moschea, divenuto poi la torre campanaria della cattedrale. Da questa torre in epoca moresca il muezzin chiamava i fedeli alla preghiera e molto probabilmente veniva anche utilizzata come osservatorio astronomico.
La sua costruzione ha avuto inizio nel XII secolo e nel corso del tempo la struttura (alta 103 metri), ha subito numerosi cambiamenti infatti rappresenta uno dei migliori esempi dello stile mudéjar della Spagna. In cima si trova un coronamento rappresentante il Trionfo della Fede che viene chiamato “Giraldillo”.
La Cattedrale di Siviglia è la più grande della Spagna (la terza del mondo cristiano per dimensioni) e ciò rispecchia bene l’ambizione di chi l’ha fatta erigere verso la fine del XIV secolo, quando la città era una delle più importanti d’Europa. Fu costruita dove sorgeva la grande moschea di cui rimangono solo la Giralda e il bellissimo Patio de los Naranjos (Cortile degli aranci), un luogo magico per me, inebriato dal profumo delle zagare che adoro.

Di fronte la cattedrale è situato l’Archivio Generale delle Indie (uno dei cinque archivi di Stato centrali spagnoli), che contiene i documenti relativi all’Impero spagnolo nelle Americhe e nelle Filippine. Questo archivio ha sede presso l’antico mercato, la Casa Lonja de Mercaderes, un palazzo costruito nel XVI secolo: un insolito esempio di architettura del Rinascimento italiano in Spagna.

A completare il gruppo dei principali monumenti della città abbiamo l‘Alcázar di Siviglia, il palazzo reale originariamente forte dei Mori, che è stato ampliato svariate volte. L’edificio resta uno dei migliori esempi di architettura mudéjar, stile sviluppatosi durante il regno cristiano della Spagna, ma che utilizzò influenze architettoniche islamiche. I monumenti appena descritti: la Giralda, la Cattedrale, l’Alcazar e l’Archivo delle Indie sono stati riconosciuti patrimonio dell’umanità UNESCO nel 1987.

Legato ad una tradizione tipicamente spagnola è la Plaza de Toros di Siviglia, famosa come “La Maestranza”, la più antica di tutta la penisola iberica (può ospitare fino a 12000 spettatori), dove si svolge annualmente la Feria de Abril, uno dei festival di corride più famoso al mondo.

Il luogo più caratteristico pieno di locali, dove gustare il buonissimo “tinto de verano”, una bevanda fredda a base di vino rosso e di gassosa al limone, è il barrio de Santa Cruz, uno dei quartieri più pittoreschi della città, che si trova in pieno centro ed ha mantenuto la sua struttura moresca.

Per quanto riguarda il periodo barocco, il monumento della città che rappresenta questo stile è la chiesa di San Salvatore, la seconda per dimensioni dopo la Cattedrale.

Quando si pensa alla città di Siviglia, il primo monumento che viene in mente per le dimensioni e la bellezza del luogo è sicuramente la Plaza de España, costruita all’interno del Parco di María Luisa, in stile neo-moresco agli inizi del ‘900.

Per quanto riguarda l’arte contemporanea (costruito nei primi anni 2000) stupisce per la sua bellezza il Metropol Parasol, (nome ufficiale Setas de Sevilla), una struttura a forma di pergola realizzata in legno e cemento situato nella centrale Plaza de la Encarnaciòn. La sua base ospita un mercato tradizionale, ristoranti al piano terra, una sala per spettacoli e il museo archeologico Antiquarium. La struttura è coronata da una terrazza e da un belvedere che offre una vista panoramica della città vecchia
Per i più golosi consiglio di assaggiare i tipici churros, una pastella fritta servita con cioccolato caldo fuso o zucchero a velo, infatti per le strade si sente un buonissimo profumo durante la preparazione di queste prelibatezze. Merita da Siviglia fare un salto in pullman a Cordoba e purtroppo ci sono stato poco tempo.
Vi mostro le fotografie di questo viaggio, una città di cui ho un bellissimo ricordo. Buon fine settimana, Francesco Diliddo








