La capitale della Lituania l’ho visitata dal 27 febbraio al 4 marzo 2014, sono andato a trovare Dario un carissimo amico dell’università (famoso antropologo) che vive e lavora lì da un pò di anni. Da Pisa a Bergamo in treno e poi ho preso un volo RyanAir diretto su Vilnius. Il periodo (fine inverno) non è molto indicato e faceva freddissimo per me, invece per i lituani erano delle giornate di primavera! La Lituania è una delle tre Repubbliche baltiche insieme a Lettonia ed Estonia, paesi che hanno riavuto l’indipendenza nel 1990 (dopo 50 anni di occupazione sovietica) e oggi appartengono all’Unione europea. Vilnius vanta un centro storico barocco tra i più estesi e meglio conservati d’Europa, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1994. La città si trova nel sud est del paese, alla confluenza dei fiumi Vilnia e Neris. Durante il mio viaggio era ancora corrente la moneta nazionale “litas” col cambio davvero molto conveniente e dal gennaio successivo al mio viaggio (2015) lo stato ha adottato la moneta unica europea.

Il primo monumento visitato è stato la Cattedrale dei Santi Stanislao e Ladislao (il paese è a maggioranza cattolica) costruita nel XVIII secolo in stile neoclassico. Il centro storico barocco è davvero molto ben conservato tra cui la Porta dell’Aurora, costruita tra il 1503 e il 1522, che faceva parte delle fortificazioni della città ed è l’unica rimanente delle nove porte di Vilnius.

Proseguendo sulla riva destra della Vilna è possibile visitare la Chiesa cattolica di Sant’Anna, costruita nel XV secolo in stile gotico baltico. Ricordo i chilometri fatti a piedi per vedere più monumenti possibile tra cui il Palazzo Presidenziale, la Sinagoga e il Teatro Nazionale.

Consiglio la visita al “Museo Nazionale della Lituania” che possiede una collezione di oltre 800.000 reperti, tra cui resti dell’Età della pietra, monumenti medievali e oggetti di arte popolare. Il complesso museale principale si trova negli edifici del Nuovo e del Vecchio Arsenale ai piedi della collina del Castello dove è possibile visitare anche le sale del Castello Inferiore, che ospitano mostre di reperti archeologici risalenti al periodo Neolitico, come anche ceramiche antiche.

È possibile salire fino alla Torre di Gediminas a piedi (il punto in cui è nata la città), percorrendo i ripidi sentieri che conducono alla cima della collina. Dall’ultimo piano della torre si può ammirare il panorama della città.


Tappa imperdibile a Vilnius è il centro storico di Užupis (in lituano Užupis significa “dall’altro lato del fiume”), famoso in passato per essere stato meta d’artisti per un periodo e paragonato a Montmartre di Parigi, per la sua atmosfera bohemiene e ancora oggi si trovano molte opere d’arte in giro per le strade. Il 1º aprile 1997 il distretto si dichiarò una repubblica indipendente (Repubblica di Užupis) come attestano i cartelli, ma soprattutto una installazione artistica che riporta la Costituzione della repubblica degli artisti, che ho fotografato.
Repubblica di Užupis, la Costituzione. Repubblica di Užupis, la Costituzione in diverse lingue, particolare. Quartiere di Užupis, Vilnius. Repubblica di Užupis, centro storico di Vilnius.
Giornata indimenticabile alla cittadina di Trakai, a soli 30 km da Vilnius, una meta imperdibile per chi visita la Lituania. Raggiunta con un autobus extraurbano degli anni ’70 è stato un salto nel passato, in quanto molte infrastrutture sono in stile sovietico, e una guardia mi ha rimproverato mentre fotografavo tutto e non ho mai capito la motivazion del divieto!

Il piccolo paese (di origine medievale) vanta un illustre passato essendo stata uno dei principali centri del Granducato di Lituania.

Curiosità: in questa città vive una delle più importanti e antiche comunità caraite d’Europa. I caraiti sono un popolo di ceppo e lingua turchi, originario della Crimea e aderente all’ebraismo caraita. I monumenti più importanti sono la Sinagoga caraita (degli inizi del ‘900) costruita interamente in legno e il famosissimo Castello.

Situato sul lago Galve e costruito nel XIV secolo, ha avuto in passato un importante posizione strategica raggiungendo il massimo splendore nel XVI secolo per poi cadere completamente in rovina. Dopo molti anni di restauro nel secolo scorso oggi è una importante meta turistica.

Arrivati sul posto sono rimasto davvero meravigliato, in quanto non mi aspettavo che il lago fosse completamente ghiacciato e ci si poteva camminare sopra! In quella giornata ho davvero patito il freddo ma è stato fantastico, un paesaggio mai visto prima, per me che prediligo nei viaggi le destinazioni calde.

Il piatto tipico lituano, che ho degustato nei ristoranti meno turistici, è il cepelinai: grossi gnocchi di patate ripieni di carne macinata aromatizzata e cosparsi di pancetta a pezzetti e panna acida. Una bomba calorica che ti riscalda dopo una giornata di infinite passeggiate.
Con questa bontà termina il racconto del mio viaggio in Lituania, buona giornata Francesco Diliddo





