La destinazione ai Caraibi perfetta con un mare meraviglioso e tanti siti archeologici legati alle culture precolombiane, quindi l’ideale è starci due settimane per alternare mare ed escursioni. All’epoca lavoravo presso un’agenzia di viaggi e trovai un’offerta clamorosa: due settimane in resort quattro stelle con trattamento di pensione completa per soli 900,00 Euro (era il 2008!). Il tour operator purtroppo è fallito dopo qualche mese e fortunatamente nel mio caso tutti i servizi sono stati garantiti. Un comodissimo volo charter diretto su Cancun della compagnia BluPanorama, con partenza dall’aeroporto di Roma Fiumicino. Il periodo è stato dal 17 settembre al 1° ottobre 2008, alla fine del periodo delle tempeste tropicali nei caraibi e fortunatamente ci è stato solo un giorno di pioggia.

Lo splendido resort**** direttamente sulla spiaggia di Playa del Carmen, era fantastico e appena arrivati abbiamo segnalato una perdita di acqua dal water in bagno: dopo 10 minuti ci hanno dato una splendida camera superior con jacuzzi e la vacanza è cominciata alla grande.

La prima escursione è stata al sito archeologico di Tulum, la meravigliosa Playa Paraiso e l’antica città maya di Cobà, una giornata perfetta!

Tulum è un’antica città portuale dei Maya nota per le rovine ben conservate e l’edificio principale è una struttura in pietra chiamata “Castillo”. Il nome Tulum (in lingua maya significa “muraglia“) si riferisce alle mura che la circondavano, gli è stato in epoche recenti quando la città era già abbandonata e in rovina, ma il nome originale della città era invece Zamá, che significava “alba, mattino”.

Un sito incredibile che presenta sulla parte esterna il “Templo del Dios Viento” arroccato su una scogliera, che domina sopra una spiaggia di sabbia bianchissima dal mare turchese, il luogo perfetto da fotografare e davvero emozionante!

Dopo pranzo sono stato nell’indimenticabile Playa Paraiso il cui nome non ha bisogno di commenti per poi proseguire in direzione Coba (anche Cobà).
Il sito archeologico, costruito dalla civiltà Maya, si trova a circa 40 Km da Tulum e a 90 km dal famosissimo Chichén Itzá.

È possibile osservare diverse grandi piramidi, la più grande delle quali è “Nohoch Mul”, alta 42 metri. Coba nel periodo di massimo splendore, tra il ‘500 e il ‘900 d.C., era popolata da 50.000 abitanti e in questo periodo si costruirono i più monumenti più importanti, infatti la maggior parte dei geroglifici sono datati intorno al VII secolo.

Il monumento più famoso di questo sito è il “campo pelota”, dove si svolgevano i giochi della pallacorda: un gioco tipico Maya che spesso veniva utilizzato anche per del campo per fare punti, il campo aveva un aspetto di conca e la palla non poteva essere toccata ne di testa, ne di mano ne con i piedi.

Avendo tanto tempo a disposizione è stato il viaggio col maggior numero di escursioni e così dopo un giorno di riposo è stata la volta del “Parco XCaret”, un eco parco con tantissime attrazioni (in alcuni punti è molto turistico e in stile americano), ma ho selezionato maggiormente gli aspetti naturalistici e la giornata si è conclusa con uno spettacolo in abiti tipici della cultura Maya. Nel mese di settembre il caldo umido rende faticose le escursioni e così dopo due giorni di riposo, mare e relax ho programmato l’escursione nel luogo simbolo dello Yucatan! La jacuzzi in stanza era un toccasana perfetto per le mie scottature (nonostante la protezione solare alta), infatti nella vasca idromassaggio aggiungevo tantissima crema dopo sole e questo leniva molto la pelle per un’abbronzatura perfetta!
Parco Xcaret. Spettacolo Maya, Parco Xcaret.
La prima tappa dell’ultima escursione è stato il famoso “cenote sacro Ik Kil” dove è possibile fare il bagno, ma io naturalmente per paura non l’ho fatto! In tutto lo Yucatan ci son ben 6000 cenotes (in lingua maya “acqua sacra) ovvero delle grotte con presenza di acqua dolce.

Chichén Itzá è il più importante complesso archeologico della regione e le rovine, che si estendono su un’area di 3 km², appartenevano a una grande città che fu uno dei più importanti centri dello Yucatan intorno al periodo classico della civiltà maya, fra il VI e l’XI secolo.

Il sito comprende numerosi edifici, rappresentativi di diversi stili architettonici e fra i più celebri la “Piramide di Kukulkan”, l’osservatorio astronomico il “Caracol“, il “Tempio dei guerrieri” e la “Sala delle mille colonne”. L’intero sito archeologico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità UNESCO nel 1988.


La piramide di Kukulkan fu costruita tra l’XI ed il XIII secolo, una delle più famose piramidi a gradoni precolombiane del Messico, con scalinate che corrono lungo i quattro lati fino alla sommità. Agli equinozi di primavera e d’autunno, al calare e al sorgere del sole, gli angoli della piramide proiettano un’ombra a forma di serpente piumato (il Kukulkan appunto) lungo la scalinata nord e sarebbe bellissimo poter vedere questo fenomeno.

Ultima tappa di questa escursione è stata la visita alla città di Valladolid (nel nord dello Yucatan) che essendo abitata principalmente da popolazioni Maya, vi è molto diffusa la lingua yucateca. La città dal fascino coloniale è stata fondata dagli spagnoli e il monumento principale è la “Cattedrale di San Gervasio”. È stato un viaggio fantastico soprattutto perchè ho davvero visitato la regione in maniera completa, attraverso i siti archeologici e le bellezze naturalistiche, una destinazione ricca di arte, cultura, natura e spiagge paradisiache! Al prossimo racconto di viaggio, Francesco Diliddo
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