La Spagna è il paese europeo che conosco di più dopo l’Italia, davvero ho girato questo Stato in lungo e in largo dalle isole Baleari nel Mar Mediterraneo alle Canarie dell’oceano Atlantico, passando per le città più importanti.
Oggi racconterò il mio viaggio dall’11 al 15 ottobre 2007 con Francesca (una carissima amica dell’università); mentre a Valencia avevamo come guida il nostro amico Jesus, venuto in Italia per il progetto Erasmus, qualche anno prima. È davvero un privilegio avere un’amicizia nella destinazione del viaggio, in quanto hai la possibilità di visitare luoghi meno turistici e mangiare nei posti preferiti dagli abitanti locali. Jesus ci ha fatto assaporare al meglio la terza città più grande della Spagna, dopo Madrid e Barcellona.
Adoro andare in Spagna in quanto lì mi sento a casa e sono tantissime le somiglianze con l’Italia meridionale, ma soprattutto in Andalusia, le regione che più amo e che racconterò prossimamente in altri articoli.

La prima attrazione che mi ha colpito sono stati i parchi con giganteschi ficus, la natura rigogliosa grazie al clima mitigato dal mare tutto l’anno. In particolare uno splendido fiume verde attraversa il centro storico, si tratta del fiume Turia che dopo una devastante alluvione nel 1957 è stato deviato lontano dalla città, così il vecchio letto asciutto è stato convertito in un parco il “Jardi del Turia”.

Il primo monumento visitato è stato la Cattedrale del XIII secolo col suo campanile “Micalet” e di fianco si trova il “Campanar Vell” una torre dalla pianta ottagonale del periodo romanico. Si dice che all’interno di una cappella della cattedrale si trovi conservato il Santo Graal! Edificio rinascimentale da non perdere è la “Lonja della seta”, un mercato importantissimo dichiarato patrimonio UNESCO nel 1996.

Famosissima è la “Plaza de Toros” costruita in stile neoclassico nel 1850-60, un’arena che si ispira al famoso Colosseo romano.

Tappa imperdibile è il “Museo di belle arti San Pio V”, una delle pinacoteche più importanti della Spagna, con oltre 2000 opere del periodo rinascimentale e quadri famosissimi. Essendo appassionato di piante di ogni tipo ho visitato anche “l’Orto botanico” della città e successivamente il “Museo di arte contemporanea”.

Il simbolo di Valencia è la “Città delle Arti e delle Scienze” costituita da quattro grandi edifici progettati dal grande architetto Santiago Calatrava.

“L’Hemisferic” rappresenta un grande occhio che vede e scruta con tanto di bulbo oculare all’interno; vicino ad esso si trova il “Museo della Scienza” la cui forma rappresenta un gigantesco dinosauro.

Il terzo polo attrattivo è “l’Oceanografic” uno tra i più grandi acquari al mondo e poi il “Palazzo delle Arti” dove si svolgono importanti mostre ed eventi culturali tutto l’anno.


La parte del complesso meglio proiettata verso il futuro, secondo l’architetto Calatrava, è “l’Umbracle” una spettacolare passeggiata panoramica che rappresenta l’evoluzione nel futuro della tradizione europea del giardino d’inverno.

La scoperta enogastronomica più incredibile a Valencia, grazie a Jesus, è stata la scoperta della deliziosa “paella”, mangiata in un ristorante dove non c’era neanche un turista. Ho avuto il piacere di degustare la vera paella spagnola e che scorpacciata!
Il centro storico della città pieno di locali molto carini, permette di passare piacevoli serate in compagnia. Ben collegata dalle compagnie aeree low cost alle principali città italiane, Valencia si presta benissimo come tappa per un fine settimana lungo o per un ponte tutto l’anno, grazie al clima mite. Vi mostro le mie fotografie e buona serata, Francesco Diliddo






