Sono tornato da pochissimi giorni da questo viaggio incredibile, tante emozioni, colori, sapori e profumi concentrati in due settimane! Un viaggio pazzesco partendo dal nord del paese Hanoi, proseguendo nel centro Hué fino a Ho Chi Minh nel sud (antica Saigon). Avevo programmato meno tappe ma invece è stato fantastico stravolgere il piano iniziale ed è l’aspetto più bello dei viaggi “on the road” (come li definisco) rispetto ai noiosissimi viaggi organizzati per turisti! Insomma se un posto mi piace ci resto più tempo e viceversa, sfruttando al meglio possibile le due settimane a disposizione. La bellezza del Vietnam è culturale e paessagistica, ma sopratutto (fate presto se volete visitarla!) non è ancora arrivato il turismo di massa che ha devastato, ad esempio, la Thailandia. La prima settimana sono stato ospite da carissimi amici ad Hanoi che ci hanno aiutato ad inserirci nel paese (sim telefonica vietnamita consigliatissima: google map funziona perfettamente), poi la seconda parte veramente “on the road” e in questo articolo racconterò l’esperienza nel nord del Vietnam.

Hanoi è la capitale del paese, con circa 8 milioni di abitanti, e altrettanti motorini che invadono le strade creando un traffico incredibile: è la prima caratteristica che ti colpisce. Le case private hanno la caratteristica di essere alte con la facciata stretta (in tutto il paese) per risparmiare sulla tassazione statale.

Ad Hanoi ci sono stato dal 18 al 25 agosto, inserendoci la crociera nel nord-est del paese alla Baia di Halong e due notti nell’indimenticabile Sa Pa al confine con la Cina.
Il ponte rosso Huc, Hanoi. Tempio della Montagna di giada, Hanoi.
La prima visita nel centro storico di Hanoi è stato il lago Hoan Kiem (lago della Spada restituita) e al centro del lago, su di un’isola, sorge un’antica torre detta Torre della Tartaruga. La torre e il lago sono legati ad un’antica leggenda: al tempo in cui in Vietnam regnava la dinastia cinese Ming, il popolo viveva in condizioni di povertà. Nella provincia di Thanh Hoa, vi fu una rivolta, guidata da Le Loi ma il popolo era mal armato e la rivolta fu presto sedata dall’esercito. Lac Long Quan, Imperatore del Regno delle Acque, decise di correre in soccorso dei rivoltosi. Così il giovane pescatore Le Thanh, certo di avere catturato all’amo un grosso pesce, si ritrovò fra le mani una pesante spada. Il pescatore si unì alla rivolta e offrì la spada a Le Loi, che dal momento in cui la brandì, non conobbe più sconfitte e portò il popolo alla vittoria, divenendo il re del Vietnam libero e indipendente. Il nuovo re trascorreva le sue giornate nella capitale e un giorno, mentre pescava nel lago Hoan Kiem, vide una tartaruga che gli si rivolse con voce umana chiedendo di restituirgli la spada magica, che il re restituì e fece costruire il Tempio dell’isola di Giada. Il ponte rosso Huc, costruito nel 1885, collega l’isola di Giada col Tempio della Montagna, alla riva del lago e all’interno della Pagoda si trova la famosa tartaruga mummificata.
Il centro storico di Hanoi è un miscuglio di profumi intensi derivanti dai venditori di cibo in strada e dai tantissimi ristoranti, dove si ha l’imbarazzo della scelta per acquistare oggetti di artigianato locale.

Il Tempio della letteratura (Van Miu) è una tappa imperdibile ad Hanoi: un tempio confuciano costruito nel 1070 che ha ospitato l’accademia imperiale vietnamita. Ci sono molte steli con alla base le tartarughe e i testi sacri incisi, ed è usanza tra gli studenti universitari recarsi in visita per toccare le tartarughe come buon auspicio agli studi!
Stele incisa con tartaruga, Tempio della letteratura di Hanoi. Interno tempio della letteratura, Hanoi.
Ho visitato l’antica Pagoda a pilastro unico (in vietnamita Chùa Mot Cot) uno tempio buddista risalente al regno dell’imperatore Ly Thai Tong (1028-1054) che è stata oggetto di restauro in epoca coloniale francese.

Maestoso per la sua posizione in altezza è il Mausoleo di Ho Chi Minh, il monumento funebre dedicato al leader vietnamita, l’eroe nazionale veneratissimo che ha dato l’indipendenza al paese e unito il Vietnam del nord col sud.


Il 20 agosto partenza per la Baia di Halong (dista 165 km da Hanoi), dichiarata sito patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1994, che comprende circa 2.000 isolette calcaree con grotte carsiche. Una mini crociera di una notte con escursione in kayak e visita alla grotta Thien Canh Son.
Baia di Ha Long, spiaggia. Baia di Ha Long al tramonto.




Rientrato ad Hanoi il giorno dopo ho potuto visitare la Cittadella imperiale di Thang Long (sito UNESCO dal 2010) che è stata per circa tredici secoli la capitale del regno del Dai-Co-Viet. Venne fondata nell’XI secolo sotto la dinastia Ly sul luogo di una cittadella cinese del VII secolo.

Nel pomeriggio una passeggiata al villaggio della ceramica di Bat Trang a pochi minuti in auto da Hanoi, dove c’è una scelta infinita di ceramiche spettacolari, sia tradizionali che contemporanee.
Finalmente il 22 agosto la tanto attesa partenza per la valle di Sa Pa, treno notturno Sapa Express con lettini per dormire (il viaggio dura 8 ore ma è una bella
esperienza!) con arrivo la mattina successiva alle 6:00 alla stazione di Lao Cai, da lì il trasferimento alla valle con le spettacolari risaie.

Questa località si affaccia sulla valle di Muong Hoa a soli 35 km dalla Cina, e si trova vicino al Fan Si Pan, alto 3143 metri. Ci vivono le tribù di montagna come i Hmong, i Tay e i Dao, delle minoranze etniche dedite all’artigianato e all’agricoltura, e qui ho potuto scattare le foto ai bambini del posto vivendo momenti emozionanti.

Le escursioni in quota sono state faticose ma bellissime con la guida espertissima Tung e ho visitato i villaggi di Ta Van Giay, Giang Ta Chai, Cat Cat (super turistico) e Y Linh Ho.
Sa Pa abiti tradizionali degli abitanti della vallata.
Paesaggi mozzafiato per chi ama il trekking con cascate, fiumi, ponti sospesi e la possibilità di dormire nelle case dei locali all’insegna dell’eco turismo. Sa Pa è la tappa imperdibile del viaggio nel meraviglioso Vietnam!

Vi mostro alcuni scatti (una grande impresa scegliere tra circa 950 fotografie) di questa prima settimana incredibile e a presto per la seconda parte. Buon domenica, Francesco Diliddo

