Il bello di viaggiare è riuscire a vivere le emozioni di un evento, per farle proprie, e magari raccontarle e trasmetterle. Lo scorso 23 giugno è stata una giornata molto intensa e credo di averla vissuta da viaggiatore e non da turista! Le infiorate del Corpus domini sono diffuse in molte città italiane ma la cornice di Spello col suo splendido centro storico medievale, rende ancora più magica l’atmosfera.

Dal tramonto all’alba si replica il miracolo dell’Infiorata grazie allo sforzo, la mitezza, la grazia e la sapienza di questa gente che lavora tutto l’anno, al fine di preparare nel migliore dei modi la manifestazione.

Le meravigliose Infiorate (divise in tappeti per la processione del Corpus domini e quadri per il concorso) che si offrono agli sguardi dei numerosi visitatori sono il risultato di un complesso e difficile lavoro che richiede giorni, settimane e addirittura mesi di paziente e sapiente lavoro di molte persone, che a gruppi si distribuiscono i compiti e si attivano con indispensabile armonia di intenti.
Tra le fasi preliminari più importanti e impegnative dell’evento ci sono la ricerca e la raccolta di fiori e poi la mondatura, la selezione e la conservazione dei petali. In ogni stagione vengono raccolti i fiori e le erbe del Monte Subasio e dell’Appennino umbro-marchigiano; si tolgono pazientemente i petali che vengono gelosamente conservati.

Naturalmente la parte più impegnativa del lavoro di raccolta e di preparazione dei fiori avviene nella stagione primaverile. Nei giorni che precedono il Corpus domini si assiste ad una vera e propria mobilitazione generale di nutrite squadre di infioratori, i quali si disperdono lungo i pendii del Subasio, per i campi e le piane delle verdi vallate Umbre. Durante la raccolta dei fiori, altri cittadini e soprattutto le signore più anziane trascorrono le serate nei pianterreni freschi, separando i petali in base ai vari colori e tritando finemente le erbe profumate.
La tavolozza naturale per le infiorate.
Spello ha una popolazione di circa 8000 abitanti e più di 2000 sono impegnati nella realizzazione delle infiorate, un grandissimo lavoro ben organizzato con il coinvolgimento delle scuole locali, gli studenti sin dalla scuola primaria sono preparatissimi nella conoscenza dei fiori e i loro colori che cambiano tonalità se freschi o secchi. Vengono utilizzate ben 65 diverse specie tra fiori, foglie e semi e raccolti circa 15 milioni di fiori, numeri davvero impressionanti! La sera dopo il tramonto comincia il lavoro di preparazione delle infiorate, i petali vengono staccati e ben selezionati sulle tonalità di colore in maniera tale da avere l’uniformità della resa, praticamente i petali sono i colori dei quadri e dei tappeti.

Dopo cena sono uscito per assistere alla creazione di queste meraviglie e stanco dopo un’oretta sono rientrato in hotel, ma arrivato in stanza non riuscivo a dormire. Così alle ore 3:00 di notte sono ritornato tra gli spellani a vivere le loro emozioni e vissuto momenti di condivisione; i turisti tutti a dormire mentre gli abitanti del paesino si davano forza e coraggio per completare un lavoro perfettamente organizzato.


Le mamme distribuivano bevande e dolci ai ragazzi, le radio portatili suonavano la musica del momento per allietare il lungo lavoro, fatto seduti o in ginocchio. Ho parlato con molti spellani che mi hanno raccontato le informazioni che scrivo in questo articolo. Tra uno scatto e l’altro sono rientrato in hotel alle 4:30 del mattino, ma alle 5:50 ero già di nuovo in giro a scattare le ultime fotografie delle opere compiute! La bellezza incantata è finita alle 6:20 circa con l’arrivo di un’orda incredibile di turisti, così alle 7:00 sono ritornato in hotel per la colazione e sono andato a prendere il sole in piscina, un sonno infinito!

Un miracolo incredibile con gli ultimi tappeti realizzati a tempo di record tra le 6:00 e le 8:00 del mattino e molte persone che vaporizzano acqua sulle infiorate per mantenere i colori accesi.
La bellezza effimera dura pochissime ore in quanto alle 11:00 parte la processione del Corpus domini che attraversa i tappeti di fiori. Un’esperienza unica che mi porterò nel cuore e buona visione delle fotografie, Francesco Diliddo.

