Un viaggio di gruppo molto desiderato, dal 22 al 29 maggio 2015, ho scelto questa meta per raccontare un itinerario che ha aperto il mio punto di vista con gli altri paesi. Da sempre ci viene raccontato l‘Iran (antica Persia) con gli occhi dell’occidente, con una visione distorta (secondo me dei fatti) della realtà del paese e invece il confronto con la guida ci ha raccontato la loro versione dei fatti. I persiani hanno fatto la rivoluzione nel 1979, con la promessa della modernità, invece sono passati ad una Repubblica islamica teocratica e una delle prime leggi emanate è stato l’obbligo di indossare l’hijab per le donne (uno dei tanti esempi negativi). Il paese è davvero molto sicuro, i persiani sono ospitali, gentili e sorridenti: nei luoghi pubblici gli studenti spesso mi chiamavano per fumare il narghilè con loro e ci facevamo fotografie insieme! Un popolo che ha voglia di modernizzarsi, vittima delle annose sanzioni americane che impoveriscono il paese. Ora è il momento di passare al racconto del viaggio, la cui prima tappa è stata la capitale del paese, ci ha accompagnati una guida parlante italiano, il preparatissimo Nasser.

Teheran, Torre Azadi.
Teheran, Torre Azadi.

Teheran
La prima visita è stata il “Palazzo Golestan” che è la residenza storica della dinastia reale Qajar, il più antico monumento della città (XIX secolo), parte di un complesso di edifici un tempo racchiusi dalle mura della storica cittadella di Arg. Il complesso testimonia l’introduzione di motivi e di stili europei nell’arte persiana. Il “Museo Nazionale dell’Iran antico e dell’era islamica” contiene moltissimi reperti dalla preistoria e la maggior parte dell’esposizione è dedicata a Persepoli con alcuni oggetti del periodo greco.
Visita allo spettacolare “Museo Nazionale dei Gioielli”, appartenuti ai sovrani di Persia, con lo splendido e incantevole tesoro custodito all’interno del caveau della Banca Centrale iraniana. Di passaggio verso Shiraz abbiamo visto la “Torre Azadi”, il simbolo della capitale iraniana.

Shiraz, Moschea di Nasir ol Molk.
Shiraz, Moschea di Nasir ol Molk.

Shiraz
Il giorno dopo un volo interno ci ha condotti alla bellissima Shiraz, conosciuta con il poetico epiteto di città delle rose e degli usignoli. Abbiamo visitato il “Mausoleo del poeta Hafez”, uno dei più grandi poeti medievali persiani e il “Giardino degli aranci” della splendida dimora della ricca famiglia di mercanti Qavam. La “Moschea di Nasir ol Molk”, famosa come moschea rosa, ci ha stupito per il colore usato nelle decorazioni.
Finalmente siamo partiti per l’escursione più desiderata, al sito archeologico di “Persepoli”, una delle cinque capitali dell’Impero achemenide (primo Impero persiano), fondata nel VI secolo a.C. e a circa 12 chilometri siamo giunti al sito “Naqsh-e Rostam”, con le quattro tombe dei re achemenidi, scavate nella roccia; tra queste è stata individuata la tomba di Dario I (522-486 a.C.).
Tappa successiva le “rovine di Pasargade”, la prima capitale dell’impero achemenide, fondata da Ciro il Grande nel VI secolo a.C. e visita alla sua tomba.

Yazd, Complesso Amir Chakhmaq.
Yazd, Complesso Amir Chakhmaq.

Yazd
La meta successiva è stata Yazd, situata in un’oasi fra i deserti del Dasht-e Kavir e del Dasht-e Lut: la città sorge su un altopiano a 1216 metri sul livello del mare, l’elemento di questo luogo meraviglioso è il vento secco. È il centro iraniano più importante dello Zoroastrismo (la religione basata sugli insegnamenti del profeta Zarathuštra) dove abbiamo visitato il “Tempio del fuoco sacro”. Il principale monumento della città è il “Complesso Amir Chakhmaq” che contiene una moschea, situata su una piazza con lo stesso nome, un caravanserraglio, un tekyeh e uno stabilimento termale. Immancabile la visita alla famosa “Moschea del venerdì” edificata nel XII secolo e ricostruita nel XIV secolo e il luogo sacro delle “Torri del silenzio”, delle strutture tipiche dello Zoroastrismo per i riti funebri. La costruzioni più tipiche del centro storico di Yazd sono i “badghir”, le torri del vento, un sistema antico di climatizzazione naturale che utilizza il vento per rinfrescare le case.

Yazd, le torri del vento (badghir in persiano)
Yazd, le torri del vento (badghir in persiano)

Na’in
Una escursione di poche ore è stata alla piccola cittadina di Na’in, dove si trova una delle più antiche moschee dell’Iran e un forte sasanide ora in rovina, il “Narin Qal’eh”.

Esfahan, Ponte Khaju.
Esfahan, Ponte Khaju.

Esfahan
La città più bella in assoluto dell’Iran è l’indimenticabile Esfahan, una metropoli con circa 1.600.000 abitanti, ricchissima di monumenti e giardini curatissimi e fioriti, una gioia per occhi è il mio #luogodelcuore di questo viaggio fantastico. Ho visitato tantissimi monumenti: la “Moschea del venerdì” dell’XI secolo, il “Si-o-se Pol”, (ponte dei 33 archi), costruito dalla dinastia Safavidi all’inizio del XVII secolo, il “Ponte Khaju”, la “Cattedrale di Vank”, cuore della Chiesa armena, il “Gran bazar”, il “Chehel Sotoun” un ottimo esempio di giardino persiano Patrimonio Unesco e la “Moschea del Venerdì” anch’essa patrimonio Unesco. Il cuore della città è la splendente “Piazza Naqsh-e Jahan” (in persiano “l’immagine del mondo”) costruita tra il 1598 e il 1629 dallo Scià Abbas I il Grande, (inserita nel 1979 nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO). Le vaste dimensioni della piazza la rendono tra le più grandi al mondo, con una superficie di 89.600 metri quadrati. I monumenti che ospita sono il punto più alto dell’arte persiana all’epoca safavide: la “Moschea dello Scià”, il “Palazzo Ali Qapu” l’antico palazzo degli Scià di Persia , la “Moschea Sheikh Lotfallah” costruita per essere una moschea privata della corte reale e l’antico Bazar di Esfahan.

Natanz
Si riparte verso nord in direzione Teheran con sosta alla “Moschea del Venerdì” di Natanz.

Esfahan, Moschea Sheikh Lotfallah.
Esfahan, Moschea Sheikh Lotfallah della famiglia reale.

Kashan
Tappa successiva il piccolo centro di Kashan, che è stato anche un luogo di villeggiatura dei re safavidi, con la guida all’incredibile “Hammam del sultano Mir Ahmad” e la sfarzosa “Residenza privata dei Borujerdi” un ricco mercante di tappeti.

Teheran, Palazzo Golestan.
Teheran, Palazzo Golestan.

Il viaggio termina col ritorno a Teheran e il volo di rientro in Italia, ho anche apprezzato moltissimo la cucina persiana.
Non avere pregiudizi per un paese estero: vai a visitarlo e fatti una tua idea! Francesco Diliddo

Shiraz, Mausoleo del poeta Hafez.
Shiraz, Mausoleo del poeta Hafez.
Esfahan, Moschea dello Scià.
Esfahan, Moschea dello Scià.
Persepolis.
Persepolis.
Persepoli, bassorilievo Palazzo Apadana.
Persepoli, bassorilievo Palazzo Apadana.
Persepoli, toro dell'achemenide.
Persepoli, toro dell’achemenide.
Persepolis.
Persepolis.
Shiraz, Moschea di Nasir ol Molk, interno.
Shiraz, Moschea di Nasir ol Molk, interno.
Teheran, Palazzo Golestan.
Teheran, Palazzo Golestan.