La capitale della Polonia, Varsavia, che affaccia sul fiume Vistola, è stata fondata nel XIII secolo quando il re Sigismondo II trasferisce la sua corte da Cracovia. Una bellissima città che ha subito gravissime devastazioni durante la seconda guerra mondiale. La ricostruzione ci ha ridato una splendida città piena di monumenti e palazzi, che assolutamente vale la pena visitare! Ci sono stato dal 9 al 12 agosto 2014 e nonostante il paese appartenga all’Unione europea, non ha ancora aderito alla moneta unica e il cambio con lo Zloty polacco è davvero molto conveniente. Nei ristoranti si mangia benissimo spendendo il giusto e poi la cucina polacca è davvero gustosa, soprattutto la pasticceria per i golosi come me!

Piazza del Castello.
Piazza del Castello.

La principale attrattiva è la Città Vecchia (Stare Miasto), che corrisponde al primo nucleo urbano della città risalente al XIII secolo.

Castello Reale.
Castello Reale.

Nella parte meridionale del centro storico si trova la “Piazza del Castello” dominata dal “Castello Reale”, risalente al XIV secolo e ricostruito tra il 1971 e il 1988 dopo la distruzione da parte degli occupanti nazisti nel 1944. Sulla piazza si affaccia anche la “Colonna di Sigismondo, uno dei maggiori simboli della città, eretta nel 1644 in onore del re Sigismondo III Vasa.
Il centro storico (appena descritto) è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1980.

Tra i luoghi visitati mi è rimasto impresso il “Parco Lazienki”, in cui si trovano splendidi edifici neoclassici, come il “Palazzo sull’acqua” e un teatro costruito su un isolotto nel laghetto artificiale al centro del parco.

"Parco Lazienki", Palazzo sull'acqua.
“Parco Lazienki”, Palazzo sull’acqua.
"Parco Lazienki", Palazzo sull'acqua, retro.
“Parco Lazienki”, Palazzo sull’acqua, retro.

Molto particolari all’interno del parco il “padiglione cinese”, la “casa bianca”, il “tempio egizio”, “l’orangerie” con la presenza di animali allo stato brado come: pavoni, scoiattoli, fagiani, e carpe reali negli stagni.

Palazzo della Cultura e della Scienza.
Palazzo della Cultura e della Scienza.

Svetta per la sua imponenza nel centro città il “Palazzo della Cultura e della Scienza”, alto 237 metri con 42 piani. Per diversi decenni è stato il secondo edificio più alto d’Europa e al suo interno si trovano musei, sale congressi, teatri, cinema e uffici. Il palazzo fu donato alla Polonia dall’Unione Sovietica e la sua costruzione iniziò nel 1952 e venne terminata nel 1955: è anche detto Palazzo di Stalin infatti fu costruito per suo volere.
Un monumento che spicca per la sua altezza è la “Cattedrale di San Floriano” situata nel quartiere Praga di Varsavia e costruito nel XIX secolo.

Cattedrale di San Floriano.
Cattedrale di San Floriano.

La “sirena” è il simbolo della città e la leggenda popolare vuole che Varsavia sia la fusione del nome del pescatore Wars (che la salvò) e di Sawa, sirena della Vistola.

La sirena di Varsavia in Stary Rynek (Piazza Vecchia).
La sirena di Varsavia in Stary Rynek (Piazza Vecchia).

La celebre statua si trova al centro della Stary Rynek (Piazza Vecchia) e la leggenda narra che un giorno due sirene dal Mar Baltico decisero di farsi una bella nuotata: una andò verso Copenaghen, l’altra decise invece di risalire il fiume Vistola e arrivò fino a Varsavia.

Stary Rynek (Piazza Vecchia).
Stary Rynek (Piazza Vecchia).

Arrivata nella capitale, fu attirata dai pesci intrappolati nelle reti dei pescatori e decise di liberarli. Dopo un paio di volte che quelli, al mattino, trovarono le loro reti strappate e vuote, furono curiosi di scoprire cosa stesse succedendo. Una notte si nascosero e videro la sirena proprio mentre liberava i pesci. Un impresario venne a conoscenza di questa presenza e in men che non si dica la catturò e la intrappolò in una gabbia, volendone fare la sua fonte di ricchezza. I pescatori vennero in suo aiuto e la liberarono e da allora in segno di gratitudine la sirena giurò che avrebbe protetto la città da qualunque pericolo.

I pierogi polacchi.
I pierogi polacchi.

Il piatto tipico della cucina polacca è il “bigos” una specialità (che si consuma in inverno) a base di crauti, carne, spezie che spesso viene servito in una pagnotta di pane svuotata, davvero buonissimo! I “pierogi” sono invece delle tortine di pasta chiuse, simili ai ravioli, con diversi ripieni, sia salati sia dolci. Per quanto riguarda le specialità della pasticceria ho assaggiato gli spettacolari “paczki” dei bomboloni ripieni di confettura di rose e il “sernik” la tipica torta polacca di ricotta delicatissima.
La capitale europea si visita tranquillamente in un fine settimana (3-4 giorni) e la consiglio per la convenienza, gli splendidi monumenti e la cucina tipica. Vi mostro alcune fotografie e buona serata, Francesco Diliddo

Teatro grande.
Teatro grande.
Municipio di Varsavia.
Municipio di Varsavia.
Centro finanziario della città.
Centro finanziario della città.